Il giorno del ritrovamento del roost, il tempo non era purtroppo dei migliori: un cielo grigio piombo senza luce e che minacciava pioggia (che è arrivata da li a poco). Per fortura la reflex Canon 30D supporta benissimo la gestione del disturbo ad alti iso: mi sono spinto fino a iso 640 per avere tempi di scatto attorno al 1/60 e 1/80 di sec. che con il 100-400 alla massima focale sono ridicoli per utilizzare l'ottica a mano libera. Ma con un pò d'esperienza si porta a casa ugualmente qualche scatto ...
I gufi scelgono il punto in cui fare roost secondo esigenze ben precise: dev’essere un posto tranquillo e riparato dove poter riposare e nelle zone attorno il cibo non deve scarseggiare.
Questi siamo io (a sinistra) e mio fratello Nicola (foto Andrea Gardini)
Sono tornato il giorno dopo e per fortuna qualche timido raggio di sole sbucava dal grigiume: così iso a 320 e tempi di scatto più umani, circa 1/160 sec.
Per questi motivi è importantissimo non disturbarli: durante il roost sono più confidenti e tolleranti ed è un buon momento per riuscire ad osservarli e portare a casa qualche buona foto. Ma al minimo segno di disturbo o insofferenza da parte degli animali dobbiamo lasciar perdere; se vengono spaventati o ritengono che siamo una minaccia per loro, abbandoneranno il sito e di conseguenza dovranno cercarne uno nuovo con gli stessi requisiti di quello vecchio, cosa per altro non facile.
ma quanto sono belli!!!
RispondiEliminaquanto ti invidio! ho la passione per i gufi da tanti anni ma non ho la possibilità che hai tu di girovagare per i boschi in cerca di queste splendide creaturine, purtroppo! un saluto...
ma quanto sono belli!!!
RispondiEliminaquanto ti invidio! ho la passione per i gufi da tanti anni ma non ho la possibilità che hai tu di girovagare per i boschi in cerca di queste splendide creaturine, purtroppo! un saluto...